Il D.B.S.T. ha identificato 5 tipologie di badge per meglio rappresentare ed esprimere la conoscenza che si genera, ognuna di queste tipologie si distingue per grafica e struttura interna di contenuto a seconda dell’ambito applicativo
Open Badge: per la rappresentazione del sapere generato dalla partecipazione ad un evento (può essere generato per la partecipazione ad un convegno o evento oppure a seguito di una specifica situazione come l’affiliazione ad una realtà associativa, ad un progetto ecc…)
Competence Badge: per la rappresentazione di conoscenze, abilità, competenze trasversali e competenze acquisite dalla persona in un determinato evento formativo e/o esperienziale o in generale attraverso opportunità/situazioni di apprendimento anche informali generate dall’Issuer (può essere generato per la partecipazione ad un corso di formazione, workshop esperienziale con valutazione di competenza ecc….)
Job Description Badge: per la rappresentazione di conoscenze, abilità, competenze trasversali e competenze in relazione a processi di lavoro, compiti affidati, responsabilità delegate, codice etico e comportamentale, anche se non riconducibili a figure professionali codificate (può essere generato, in ambito lavorativo, per la valutazione delle performance del dipendente)
Functional Recollection Badge: per la rappresentazione di conoscenze, abilità, competenze trasversali e competenze pregresse, cioè che la persona ha generato durante la sua storia formativa ed esperienziale attestate da badge o altra documentazione (può essere generato per profilare il proprio Curriculum Vitae per specifiche conoscenze, abilità, competenze….)
Soft Skills Badge: per la rappresentazione delle competenze comportamentali della persona, il cui livello di presenza è misurato attraverso l’utilizzo di indicatori (può essere generato per individuare una specifica soft skills all’interno di cluster di competenze comportamentali tratte da “European Union, Transferibility of skills accross Economic Sectors (2011) o competenze trasversali tratte da “Il lavoro dopo gli studi” Unioncamere Excelsior (2014).